La somministrazione notturna di Sodio Oxibato migliora l’eccessiva sonnolenza diurna e la fatigue nella malattia di Parkinson


Molti pazienti con malattia di Parkinson mostrano un’eccessiva sonnolenza durante il giorno e numerose anormalità del sonno durante la notte.

Ricercatori del Baylor College of Medicine a Houston, hanno coordinato uno studio polisonnografico, multicentrico, in aperto, con l’obiettivo di determinare la sicurezza e l’efficacia del Sodio Oxibato ( Xyrem ) nei soggetti con malattia di Parkinson, affetti da disturbi del sonno.

I pazienti inclusi nello studio avevano un punteggio maggiore di 10 alla scala ESS ( Epworth Sleepiness Scale ) e presentavano disturbo del sonno, in genere insonnia.

È stato effettuato un polisonnogramma di screening per escludere i soggetti con disturbi respiratori nel sonno.

Il Sodio Oxibato è stato somministrato in dosi split da 3 e 9 grammi per notte ( al momento di coricarsi e dopo 4 ore ) nell’arco di 6 settimane.

Dopo 12 settimane dall’inizio della terapia, i pazienti sono stati sottoposti a esame polisonnografico, valutazione alla scala UPDRS ( Unified Parkinson Disease Rating Scale ) senza farmaco e valutazione soggettiva del sonno.

In totale sono stati arruolati 38 pazienti. Allo screening, 8 hanno mostrato apnea ( n=7 ) o depressione ( n=1 ).
Dei 30 pazienti dello studio, 27 lo hanno portato a termine, 3 lo hanno interrotto a causa di vertigini ( n=3 ) e depressione concomitante ( n =1 ).
La dose media di Sodio Oxibato per notte è stata di 7.8 grammi.

Il punteggio ESS è migliorato passando da 15.6 a 9.0 ( P < 0,001 ); il punteggio Pittsburgh Sleep Quality Inventory da 10.9 a 6.6 ( P < 0,001 ); e il punteggio Fatigue Severity Scale da 42.9 a 36.3 ( P < 0,001 ).

Il tempo medio del sonno ad onda lenta è passato da 41.3 a 78.0 minuti ( P = 0.005 ).
Cambiamenti del punteggio UPDRS non sono risultati significativi: da 28.4 a 26.2.

In conclusione, la somministrazione notturna di Sodio Oxibato ha migliorato l’eccessiva sonnolenza diurna e la fatigue nei pazienti con malattia di Parkinson. ( Xagena_2008 )

Ondo WG et al, Arch Neurol 2008; 65:1337-1340



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