Stimolazione cerebrale profonda: procedura chirurgica di impianto


I pazienti con malattia di Parkinson sottoposti a intervento per l'impianto di un sistema per la DBS ( stimolazione cerebrale profonda ) descrivono solitamente la procedura come faticosa ed estenuante.
Sebbene si possa avvertire una sensazione di fastidio durante le prime fasi dell'intervento, il posizionamento dell’elettrocatetere non è doloroso ( il cervello non è sensibile ai messaggi di dolore ).

La sera prima dell'intervento chirurgico, verrà chiesto al paziente di interrompere l'assunzione di tutti i farmaci.
In questo modo, il personale medico-sanitario potrà stabilire al meglio gli effetti della stimolazione cerebrale profonda sui sintomi del paziente.

In genere il paziente viene ricoverato in ospedale la sera precedente o la mattina dell'intervento. Prima dell'operazione, la testa del paziente verrà depilata per prevenire eventuali infezioni.

La durata e le fasi specifiche dell'intervento possono variare. L'operazione dura in genere dalle 4 alle 8 ore.

L’intervento chirurgico può suddividersi nelle seguenti fasi:

a) applicazione di una struttura metallica sul cranio del paziente ( uno speciale strumento che consente al neurochirurgo di raggiungere in modo preciso la posizione del cervello interessata );

b) acquisizione di immagini del cervello mediante risonanza magnetica ( RM ), tomografia computerizzata ( TC ) o entrambe, che consentono al chirurgo di individuare il sito di posizionamento degli elettrocateteri;

c) anestesia di cuoio capelluto e cranio per ridurre al minimo la sensazione di fastidio. In sala operatoria, viene praticato un piccolo foro nel cranio per l'elettrocatetere, che successivamente viene coperto con un tappo;

d) stimolazione delle varie aree del cervello da parte del chirurgo per stabilire la migliore sede di posizionamento per l'elettrocatetere. Il paziente viene leggermente sedato ma rimane sveglio in modo da poter aiutare il medico a capire se i sintomi sono controllati nel migliore dei modi. Se i sintomi vengono efficacemente soppressi durante la stimolazione di prova, si procede all'impianto del neurostimolatore e dell'estensione. A quel punto, viene effettuato un ulteriore controllo sui sintomi della malattia. La corretta posizione dell'elettrocatetere viene mantenuta tramite il tappo di protezione;

e) rimozione della struttura metallica. Se il neurostimolatore e l’estensione non vengono impiantati immediatamente ( talvolta i chirurghi impiantano il sistema per la DBS in due fasi ), il paziente viene dimesso entro 24-48 ore, in base alle decisioni del medico relative alla durata del ricovero ospedaliero. Quando vengono impiantati l'estensione e il neurostimolatore, il paziente viene sedato e fatto addormentare, in base alle decisioni del medico relative alla durata del ricovero ospedaliero.

Una volta trascorso il periodo di recupero post-intervento, il medico programma il neurostimolatore per iniziare l'invio degli impulsi elettrici che contribuiscono a controllare i sintomi della malattia.
Il medico regola la stimolazione in modalità wireless in modo non-invasivo; la programmazione può richiedere anche alcune ore per essere portata a termine.

Potrebbero essere necessarie diverse visite per regolare la stimolazione, prima di arrivare alle impostazioni ottimali.
Nel corso del tempo e col progredire della malattia, sono necessarie ulteriori regolazioni. ( Xagena_2016 )

Fonte: Medtronic, 2016

Xagena_Medicina_2016